Primavera: i nostri giardini storici sono in fiore

Primavera: i nostri giardini storici sono in fiore

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Primavera: i nostri giardini storici sono in fiore
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06 marzo 2020

Abbiamo intervistato Emanuela Borio, responsabile dei giardini dei Beni FAI, che ci racconta il giardino di Villa Necchi e i parchi di Villa della Porta Bozzolo, Villa e Collezione Panza e del Castello di Masino, nei quali stanno sbocciando i primi fiori, perché la primavera non si ferma.

La primavera è alle porte, la natura si sta risvegliando. A questo proposito abbiamo chiesto a Emanuela Borio, responsabile per i giardini storici, di raccontarci le particolarità di gemme, boccioli, profumi e colori che si possono ammirare nei nostri parchi e giardini.

L’equinozio di primavera è il 21 marzo, ma già alla fine di febbraio e nelle prime settimane di marzo la natura si sta risvegliando. Emanuela, lei è responsabile dei giardini dei Beni FAI, quali sono i primi segni della primavera?

I primi segni di primavera sono la fioritura del Calicanthus praecox, profumatissimo che sfida gli ultimi geli, e poi i bulbi e le primule. Stiamo arricchendo molti giardini FAI con fioriture che accentuano la sensazione di sorpresa e enfatizzano l’avvicendarsi delle stagioni. Il passaggio tra l’inverno e la primavera è uno dei più intensi e sorprendenti: vedere che la vita torna sui prati e nei paesaggi ingrigiti dal freddo e dal secco (quest’anno la siccità invernale è stata decisamente lunga). Quando si allunga il fotoperiodo, cioè le giornate cominciano ad allungarsi e le temperature accennano a diventare più miti, i fiori precoci si notano per i colori vistosi e brillanti.

Nel giardino di Villa Necchi in pieno centro a Milano, attorno alla suggestiva piscina quali piante stanno fiorendo?

A Villa Necchi Campiglio abbiamo inserito moltissimi bulbi di Crocus tommasinianus che proprio in questi giorni hanno iniziato la fioritura: si vedono mazzetti di fiori di colore blu violetto che costellano i tappeti di Convallaria japonica. Stiamo potenziando anche il gruppo delle camelie invernali e primaverili (Camelia sasanqua e Camelia japonica in varietà) che sono in fiore in questo periodo. E da ultimo, ma non ultimo, le aiuole lungo il bordo della piscina, piantate con viole e papaveri Wonderland una selezione di papavero da fiore che non teme il freddo. I boccioli si stanno gonfiando e alzando, e molti fiori sono già aperti nelle tonalità dei gialli e degli arancio, un vero spettacolo che fino a maggio inoltrato farà ondeggiare le sue leggere corolle.

Villa e Collezione Panza è circondata da un grande parco con delle suggestive fontane. Un piacere per gli occhi e un balsamo per l’anima. Quali sono le particolarità di questo parco?

Questo è un parco con una struttura settecentesca con alcuni importanti interventi dell'Ottocento e dei primi del Novecento, basti pensare ai geometrici parterre con la carpinata a tunnel da cui lo sguardo spazia verso gli orizzonti lontani di Varese e della catena alpina, ai boschetti di lecci e alla collezione di alberi esotici delle zone all’inglese, fino al nuovo asse con lecci in forma progettato dal Portaluppi. Abbiamo piantato quest’autunno nei prati dei parterre migliaia di bulbi di Muscari, che si stanno aprendo proprio in questi giorni con le loro infiorescenze blu. Il laghetto ottocentesco è stato riqualificato, non è ancora accessibile, ma si possono ammirare dall’esterno le fioriture delle camelie (Camelia japonica e C. Sasanqua) tra le quali adesso è spettacolare la Higo con grandi fiori bianchi semplici e mazzetti di stami vistosi gialli al centro; poi la Gordonia axillaris, con grandi fiori sempre bianchi semplici con un cuore di stami dorati, la Lonicera fragrantissima molto profumata, il ciliegio da fiore invernale, Prunus subhirtella Autumnalis.

Famosa per le nostre giornate delle Camelie, Villa della Porta Bozzolo in primavera è un tripudio di colori. In questo momento cosa sta fiorendo?

È il momento perfetto per ammirare la fioritura dei narcisi. Si stanno aprendo proprio in questi giorni le corolle dei narcisi in numerose varietà, nelle tonalità del giallo pallido, giallo oro fino all’arancio, piantati in massa (più di 30.000) due anni fa, in tutta la cornice del grande prato del Teatro, alla base del cannocchiale prospettico sottolineato dal doppio filare dei cipressi. Una fioritura grandiosa, un’immagine spettacolare, un vero inno alla primavera, queste superfici di narcisi si vedono già approssimandosi al cancello principale.

Il castello millenario di Masino è circondato da un grande parco che in primavera diventa un caleidoscopio di colori e profumi. Quali sono le piante che stanno sbocciando?

Il Castello di Masino domina imponente la piana d’Ivrea e con il suo parco di 40 ettari offre numerose attrattive per le prime passeggiate primaverili. È un luogo straordinario che non cessa di stupire ogni volta che lo visito, per la sensazione di spazio che le visuali ampissime offrono sulla pianura sottostante cesellata come un infinito tappeto di campi fino alla catena delle Alpina. Merita una visita anche solo per godere di questa straordinaria esperienza spaziale, ma non solo. In prossimità della Torre dei Venti si trovano i giardini formali, i più antichi, con esemplari maestosi e pluricentenari di cipresso (Cupressus sempervirens), leccio (Quercus ilex) e corbezzoli (Arbutus unedo) monumentali: se i cipressi possono risalire al tardo seicentesco, i corbezzoli furono donati nel 1780 a Carlo Francesco II di Valperga, in occasione della sua nomina Vicerè di Sardegna. Una vera rarità per questa regione e questi climi (sono piante spiccatamente mediterranee) e di dimensioni straordinarie. L’antico orto alla base delle mura meridionali, ospita oggi il giardino delle rose, ancora intorpidito dal freddo. Ma c’è un labirinto, da vistare, il secondo più grande d’Italia, dove se si vuole si può veramente perdersi...
Nel parco all’inglese il sottobosco è arricchito con bulbose. Anche se a causa del clima leggermente più freddo la fioritura di queste bulbose non è ancora iniziata, è il luogo ideale per passeggiare nella natura: grande e ricco di castagni, querce, cedri, tassi, con grandi radure dove correre o sostare per il primo sole di primavera.

In ottemperanza al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, da oggi è sospesa l’apertura dei musei e dei luoghi di cultura.

L’ORDINANZA È VALIDA FINO AL 3 APRILE.

I nostri Beni rimarranno chiusi unitamente ai nostri parchi e ai nostri giardini. Per questi ultimi stiamo verificando la possibilità di riaprirli nel rispetto delle disposizioni presenti nel Decreto (divieto di assembramento e garanzia della distanza di sicurezza di un metro).

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