Nel cuore della Valbelluna, tra il fiume Piave e il torrente Cordevole, si cela, inaspettato, l'antico sito di Noàl, più di 3000 anni di storia incastonati tra le prealpi bellunesi e le Dolomiti meridionali.
I primi abitati risalgono all'età del Bronzo (XIII-XII secolo a.C.), seguiti da ulteriori insediamenti riconducibili all'età del Ferro e a cui appartengono, tra gli altri, ritrovamenti di cocci ceramici e di fibule di diversa tipologia e datazione.
Medievale era l'ultima costruzione: una struttura fortificata più complessa, costituita da una torre (alta circa 12/13 metri), una piccola guarnigione sopraelevata a difesa della porta d'accesso e una cinta muraria che serviva a proteggere le abitazioni e i laboratori artigianali presenti all'interno della stessa.
Fu il vescovo Gerardo de' Taccoli, a capo degli eserciti congiunti di Belluno e Feltre, a distruggere definitivamente il "castello" nel 1196, sottraendolo così a Treviso, che nel frattempo lo aveva occupato, nel corso delle guerre che vollero il prelato contrapposto al Comune.
Oggi il Castelliere di Noàl è un parco archeologico da studiare e valorizzare, ma anche un punto panoramico sulla valle sottostante e sulle vette del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in virtù della torre lignea di uguale altezza rispetto a quella antica, realizzata per tutelarne i resti.