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GROTTA DI SAN MICHELE ARCANGELO

GROTTA DI SAN MICHELE ARCANGELO

CASALBORE, AVELLINO

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GROTTA DI SAN MICHELE ARCANGELO
Ancora oggi la grotta di S. Michele continua a essere meta di pellegrinaggi, in particolare nei giorni dell'8 maggio, data che tradizionalmente ricorda l'apparizione dell'Arcangelo, e del 29 settembre, in ricordo della dedicazione della chiesa. L'enorme sviluppo del culto micelico sul Gargano è indissolubilmente legato alla comparsa nel sud dell’Italia, alla fine del VI secolo, dei Longobardi, che fondarono il Ducato di Benevento, da cui cercarono a più riprese sbocchi al mare, verso il Tirreno e verso l’Adriatico La via sacra dei longobardi (via francigena del sud) Il pellegrinaggio garganico acquista una valenza nazionale con la denominazione longobarda. La Via Sacra dei Longobardi collegava direttamente la capitale longobarda Benevento al Santuario di S. Michele sul Gargano. Molti dei pellegrini raggiungevano la grotta micaelica lungo un itinerario che, dai valichi del Moncenisio e del San Gottardo, raggiungevano Pavia, Piacenza, poi Roma e Benevento. L'itinerario seguiva la Via Traiana verso sud. La via Francigena, denominata così in documenti che vanno dall'XI al XIV secolo con riferimento ai pellegrini longobardi. Provenienti tanto da Pavia che da Benevento. Percorso naturale utilizzato come direttrice viaria per il passaggio da Roma/Brindisi in Terra Santa. (Via calcata da pellegrini ecc) La legenda locale racconta che la grotta venne alla luce a seguito dello sprofondamento di una mucca nel suo interno mentre pascolava. Qui presentiamo una chiesa-grotta dedicata a San Michele esistente nel territorio di Casalbore venuta alla luce nel 1700, in seguito a un evento ritenuto miracoloso in base a una leggenda religiosa locale. Un bel giorno di primavera, una mucca che pascolava in un prato nei pressi della cava di pietra di quel paese cadde in una buca del terreno coperta dall’erba. Il contadino, calatosi subito nella buca, scoprì la grotta e trovò illesa la sua mucca grazie all’intervento miracoloso dell’arcangelo Michele. Questa la leggenda. La nostra ipotesi è che la grotta, rimasta coperta per secoli sotto i materiali di riporto della vicina cava, fosse dedicata al culto di San Michele già da prima della scoperta fortuita del 1700 e risalisse per lo meno al VII o VIII secolo, quando Casalbore sarà diventata con ogni probabilità un luogo di sosta e devozione lungo il percorso della Via Sacra Langobardorum. Casalbore è stata da sempre una importante stazione del tratturo nato in epoche preistoriche a cui è stato dato il nome relativamente recente di “Pescasseroli-Candela"(fonte Museo virtuale delle valli del Miscano e dell'Ufita)

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