In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La visita prende le mosse dal Santuario di Campegorino, presso il cimitero di Aicurzio, a Nord-Est del centro abitato: percorrendo per circa un chilometro in direzione di Verderio la ciclopedonale di recente costruzione che costeggia la strada per Castel Negrino e Commenda, raggiungeremo attraverso un paesaggio agricolo intatto l'omonima frazione, in cui sorgono l'Oratorio di Santa Maria della Neve e, appunto, la mansione di Castel Negrino, dove accederemo all'ala rustica.
La denominazione Castel Negrino deriva probabilmente dalla zona nota nell'antichità come vallis nigra, cioè valle scura. Il complesso nacque nell'alto Medioevo come monastero; alla metà del XII secolo, per via del crescente numero di pellegrini che abbisognavano di un luogo di sosta sulla strada verso lo Spluga, fu affidato all'Ordine dei Templari, per poi passare ai Cavalieri di Malta. In seguito ai provvedimenti d'epoca napoleonica avvenne l'adattamento delle strutture alle attività rurali.
L'insediamento è suddiviso in due zone organizzate secondo il modulo a corte, una adibita alla vita monastica, l'altra a funzioni rurali, dove si può ammirare un antico pozzo e un monumentale tasso. L'oratorio annesso, intitolato dal 1623 a S. Maria della Neve, consta in un'unica navata munita di abside quadrata, con una piccola sacrestia addossata alla parete sud. Infine, il Santuario di Campegorino, da cui prende avvio il percorso di visita, conserva un dipinto che rappresenta il miracolo avvenuto nel 1705: un esercito sorto per intercessione divina dal vicino cimitero avrebbe messo in fuga gli eserciti contrapposti pronti a devastare il paese.
Una passeggiata a ritroso nel tempo fino ai secoli del Medioevo, immersi nel verde della Brianza, sulle tracce della presenza dei Templari ad Aicurzio! Con la possibilità di visitare luoghi solitamente inaccessibili, come l'Oratorio di Santa Maria della Neve e l'ala rustica della mansione di Castel Negrino; imperdibile, il racconto di un'antica leggenda, legata al Santuario di Campegorino: a inizio Settecento il paese sarebbe stato salvato dalla distruzione dalle schiere dei morti di peste sorte dal locale cimitero.
Delegazione FAI del Vimercatese