In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Il tempio extraurbano sito circa 3 km dalla polis magno greca Metaponto, sorge sopra un lievissimo terrazzo marino, a destra del fiume Brádano. Il rapporto topografico ancora esistente con la moderna statale Ionico n. 106 Taranto- Reggio Calabria, che ripropone tracciati precedenti, è un chiaro indizio della funzione strategica svolta in origine da questo santuario, snodo logistico per la connessione interregionale lungo l'arco jonico e di penetrazione nell'entroterra lucano.

Il Tempio greco di Hera fu edificato nel VI sec. a.C. dagli Achei che, come riporta l'antico storico greco Eusebio di Cesarea, fondarono Metapontion. Eretto sui resti di un antico villaggio neolitico, l'Heraion era frequentato da Greci ed Enotri. In una cartografia del Regno di Napoli (1808), il Tempio viene identificato con il toponimo "Cattedra di Pitagora". D'altronde è noto che Pitagora, fuggiasco e provato trovò qui riparo, dispensando i suoi insegnamenti, fino alla morte in tarda età.

I resti del tempio, con al centro la cella preceduta da un pronao, sono composti da 15 colonne con capitelli di ordine dorico. Delle 15 colonne, 10 sono sul lato settentrionale e 5 sul meridionale. In origine le colonne erano 32, poiché il tempio era composto di una peristasi di 12 colonne sui lati lunghi e 6 sui lati corti. Nel V secolo a.C. fu dotato di un tetto fittile con decorazione policroma di tradizione ionica, con protomi leonine e doccioni.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

In occasione delle GF in collaborazione con la Direzione Regionale Musei di Basilicata è offerta una visita speciale del tempio accolti dagli Apprendisti Ciceroni e con la guida abilitata dott.ssa Anna Alianelli. Con l'occasione i visitatori potranno proseguire la visita verso l'area urbana dell'antica Metaponto visitando il Parco Archeologico di Apollo Licio, distante solo 8 km in direzione Metaponto Lido.

Testo scritto da Delegazione FAI della Costa Jonica

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni delle classi di Bernalda dell’IISS Bernalda e Ferrandina in collaborazione con i volontari FAI della Delegazione della Costa Jonica