In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'origine del vino è antichissima, difatti la parola "vino", simile in quasi tutte le lingue romanze e non solo, deriva dal latino "vinum" che trae origine dal greco classico "òivos". L'origine comune della parola in tutte le civiltà di derivazione indo-europea testimonierebbe l'antichità di questa bevanda. Le grandi civiltà delle origini hanno dato vita a diversi miti di fondazione riguardanti la coltivazione della vite e la trasformazione dell'uva in vino. Affascinano ancora oggi figure mitologiche, come il dio greco Bacco, emblema del vino e della sua storia.
Secondo la mitologia greca, il dio Dioniso, figlio di Zeus e della ninfa Semele, inventò il vino. Il dio, giocando con gli acini d'uva tra le mani, ne fece scorrere il liquido dolciastro e, una volta assaggiatolo, fu colto da uno stato di allegria ed ebbrezza. Scoprì che, più lo si lasciava riposare, migliore era il sapore. Inoltre, la stessa vite non sarebbe altro che il corpo di Ampelo, il giovinetto amato dal dio, trasformato in un vitigno dopo la sua tragica morte.
Nel variegato tour ci addentriamo nell'Azienda Agricola "DONATO D'ANGELO", nata nel 2001, è condotta da Filomena Ruppi e dal marito Donato D'Angelo che, dopo un'esperienza quarantennale nell'azienda storica di famiglia, ha rivolto le sue competenze e la sua esperienza ad una nuova realtà, conosciuta in diversi paesi europei ed extra UE. I vigneti, dislocati nella zona classica di produzione dell'Aglianico del Vulture, nei comuni di Barile, Ripacandida e Maschito, sono per lo più della varietà Aglianico con una percentuale di Cabernet Sauvignon e Fiano. L'Azienda possiede una cantina di vinificazione ed imbottigliamento situata nel mezzo di oltre 15 ettari di vigneto e nella cantina sono anche allocate botti e barrique per l'affinamento dei vini, di cui si occupa anche la figlia Emiliana, enologa, che inaugura la quarta generazione dei D'Angelo.
Gli Apprendisti Ciceroni del Liceo "Fortunato", muovendo dall'analisi delle caratteristiche del nostro territorio a vocazione agricola e vitivinicola, illustreranno agli ospiti gli aspetti della produzione aziendale nelle varie fasi, alla riscoperta della nostra realtà vitivinicola, promuovendo una cultura di rispetto della storia e delle tradizioni, patrimonio fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. L'apertura delle Cantine risponde agli obiettivi del FAI di far conoscere, amare e rispettare il mondo che ci circonda, sia esso ambiente, monumento, natura, realtà aziendale locale, cultura.
Apprendisti Ciceroni dei Licei Classico, Scientifico, Scienze Umane dell’I.I.S. "G. Fortunato" di Rionero in Vulture, coordinati dal Capo Delegazione Prof.ssa Paola D'Antonio, dalla Dirigente scolastica Dott.ssa Antonella Ruggieri, dalla referente di progetto prof.ssa Masiello, dai docenti Pinto, Libutti, Potenza, etc. e dai volontari della Delegazione del Vulture Melfese.