In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La Chiesa di Sant'Antuono sorge nel Comune di Oppido Lucano che domina l'alta valle del Bradano dal versante est del Monte Montrone, a 670 metri sul livello del mare. La chiesa rupestre di Sant'Antuono è situata a poca distanza dal centro di Oppido Lucano. Tra picchi appenninici, morbide colline che mutano di colore con il mutare delle stagioni, dal castagno al verde e al giallo, e sfumano verso i pianori pugliesi. Nonostante la presenza di boschi sia limitata, è possibile ammirare la bellezza di questa terra grazie alle piane estese, poste su vari livelli lungo il corso del fiume Bradano.
La chiesa conserva un ciclo di affreschi d'inestimabile valore. Datate tra la terza e quarta decade del secolo XIV, le decorazioni riguardano l'intera vita di Cristo e della Vergine e coprono le pareti di una grotta (una navata e due bracci laterali) cui si accede attraverso l'edificato per mezzo di due archi. Opera di un autore colto che non disdegna soluzioni di gusto popolareggiante, che conosce la tradizione bizantina e le coeve correnti pittoriche, gli affreschi di Sant'Antuono possono figurare accanto a quelli delle cripte di Melfi e di Matera. Probabilmente l'artista era in rapporto con l'ambiente napoletano.
La narrazione visiva degli affreschi è unica nel panorama delle chiese rupestri in Basilicata. Il gruppo pittorico si compone di diciotto scene tratte dalla vita di Cristo che fanno riferimento non solo ai Vangeli canonici, ma anche a testi apocrifi. Il cunicolo sinistro accoglie sei scene: la nascita di Gesù e la dormitio della Vergine, che salendo fa scivolare la cintura nelle mani dell'apostolo Tommaso; la fuga in Egitto; la strage degli Innocenti; la presentazione di Gesù Bambino al tempio; il battesimo di Gesù nel fiume Giordano; l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Dieci scene trovano il loro spazio narrativo nella navata centrale: l'ultima cena con la rievocazione della moltiplicazione dei pani e dei pesci; il bacio di Giuda e la cattura di Gesù; la condanna alla crocifissione; la flagellazione; la crocifissione; il ladrone Disma; il ladrone Gesta. Infine, la deposizione di Gesù dalla croce; Gesù adagiato nel sepolcro di Giuseppe d'Arimatea; le pie donne incontrano l'Angelo presso il sepolcro vuoto. Sono visibili tracce di una undicesima scena, che purtroppo è stata cancellata dal tempo. Il vano destro è decorato da altre due scene: un affresco raffigurante la Vergine in trono con Cristo Bambino e un secondo dipinto che vede protagonista l'Angelo.
Una visita davvero bella e interessante per scoprire questo luogo affascinante.
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