In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La chiesa di Santa Venera con annesso collegio è un antico tempio ubicato nella parte bassa di via Dafnica. Il sacro tempio, dedicato alla patrona di Acireale, Santa Venera, fu costruito nel 1700 su progetto dell'architetto Paolo Amico, professionista molto apprezzato dai committenti acesi ed a cui si deve la progettazione di numerosi edifici religiosi e civili. Lo stile di questo e della vicina Chiesa di Gesù e Maria, arricchisce e impreziosisce il profilo di via Dafnica che possiamo definire, senza alcun dubbio, una delle vie più belle della città di Acireale.

Definita tra le più belle chiese di Acireale dal canonico Vincenzo Raciti Romeo, fu progettata dall'architetto Paolo Amico intorno alla metà del 700. Dalla testimonianza del Raciti Romeo risulta come la chiesa possedesse un prezioso quadro del pittore fiammingo Guglielmo Borremans raffigurante un San Giuseppe con il Bambino. Annesso alla chiesa, nel ‘700 fu edificato il Collegio intitolato a Santa Venera su un'area che era di proprietà del sacerdote Martino De Maria. La nascita di questa istituzione in origine fu legata all'accoglienza delle ragazze povere e sordomute.

L'interno della chiesa è a navata unica e di forma ovale, impreziosito da uno splendido pavimento in maiolica originale e da stucchi realizzati (su disegno dell'architetto Francesco Di Paola Patanè) da Giuseppe Gianforma, artista palermitano formatosi nella scuola di Serpotta. Si tratta di un apparato decorativo del XVIII secolo composto da 16 pannelli, realizzati anche con la collaborazione del figlio Gioacchino. Gli stucchi, di particolare pregio, propongono un modello decorativo classico all'interno di una cultura tardo barocca. All'interno è impreziosito da una Gloria di Santa Venera dipinta nella volta, opera dell'acese Giuseppe Coco e da una tela dei fratelli Vaccaro raffigurante la santa patrona della città. Il collegio Santa Venera (Reclusorio delle vergini), annesso all'omonima chiesa, fu fondato su volere testamentario del sacerdote Paolo Modò nel 1727 per attività di assistenza e ricovero di giovani fanciulle. Di esso si può ammirare, oltre che la facciata in continuità con la chiesa, anche il cortile originario su cui insistevano gli alloggi delle assistite e delle suore.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

I visitatori saranno accolti dai Volontari FAI e dagli Apprendisti Ciceroni davanti l'ingresso, lungo la via Dafnica, e visiteranno l'interno della struttura. Durante le GFP verranno organizzate delle performance artistiche e culturali da parte di artisti locali e da parte degli stessi Apprendisti che si esibiranno per l'occasione.

Testo scritto da Testo scritto da Felicia Cutolo, volontaria del Gruppo FAI di Acireale

Visite a cura di

Volontari Gruppo FAI Acireale e Apprendisti Ciceroni FAI