In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, sito in via Sacro Cuore 3, si inserisce nel contesto urbano del quartiere del Borgo nato per accogliere i profughi a seguito della terribile eruzione dell'Etna del 1669 che distrusse molti paesi siti ai piedi del vulcano. La piazza, nel tempo, si è arricchita di monumenti e palazzi maestosi che si snodano lungo la via Etnea. Uno di questi palazzi, impreziosito da una grande giardino, è oggi la sede del Conservatorio Vincenzo Bellini.
L'architettura del grandissimo edificio è in stile neogotico, stile che si ispira alle architetture medievali e che vide la luce in Inghilterra. Oltre il portone di ingresso si apre un ampio locale dal quale si accede all'edificio ricco di grandi stanze e amplissimi corridoi. Le due ali del palazzo, ceduto dai proprietari alle suore del Sacro Cuore, sono collegate da un cavalcavia. Molto curati i giardini ricchi di aiuole fiorite e grandi viali alberati. La cappella del collegio, anch'essa in stile medievaleggiante, è stata oggi trasformata in sala concerti. Ciò che però rende questo edificio unico nel suo genere è la storia dei due proprietari, Angelina Auteri e Ignazio Paternò Castello.
Angelina Auteri nacque a Napoli il 22 giugno 1880; sin da bambina fu attratta dalla religione cattolica anche grazie alla frequentazione del collegio delle suore Dorotee e sperava di farsi suora. Quando incontrò Ignazio Paternò dei principi Biscari la madre le propose il matrimonio con il rampollo della prestigiosa famiglia ma Angelina non voleva accettare questa realtà. Pur riluttante si sposò il 28 ottobre 1899 e seguì il marito che frequentava il bel mondo catanese. Lei, al contrario, era attratta dalla possibilità di aiutare il prossimo soprattutto le donne in difficoltà. A Mirabella Imbaccari, una delle sue proprietà, creò una scuola di tombolo che portò ricchezza al poverissimo paese. A seguito di una grave malattia del marito, superata grazie ad un miracolo, gli sposi decisero di abbandonare la vita pubblica per chiudersi in convento, lei nel monastero delle carmelitane scalze e lui presso i Padri barnabiti. Il grande palazzo di Via Etnea venne donato alle suore del Sacro Cuore. Nel 1984 l'Amministrazione comunale acquistò l'edificio del Collegio del Sacro Cuore, destinandolo ad uso esclusivo del Liceo musicale ai fini della trasformazione in Conservatorio statale.
Attualmente questo palazzo non è aperto al pubblico. La visita dell'edificio sarà così organizzata: nell'androne si descriverà il contesto urbanistico partendo dalla descrizione storica del Borgo; come si sa questo quartiere è nato per ospitare i profughi della terribile eruzione del 1669. Contestualmente si farà riferimento alla festa di S. Agata che al Borgo vive uno dei suoi momenti più emozionanti. Successivamente si passeranno in rassegna gli ambienti del palazzo da tempo modificati per accogliere la sede del collegio Sacro Cuore. Molto belle e curate le aree verdi dove e i grandi viali alberati. Non potrà mancare la visita alla cappella neogotica oggi adibita a sala concerti. Nell'abito della visita si approfondiranno le storie personali di Angelina Auteri e di Ignazio Paternò Castello anche in riferimento all'opera di acculturamento della popolazione di Mirabella Imbaccari dove Angelina fondò la scuola di tombolo che ancora vive grazie al bellissimo Museo del tombolo.
Apprendisti Ciceroni IC Cavour (Catania), IPSSEOA Wojtyla (Catania)