In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il Santuario è sito nel comune di Campione d'Italia, un comune italiano situato in un lembo stretto di terra fra il Lago di Lugano e le montagne. È un'exclave, ovvero un'isola di territorio italiano circondata dalla Svizzera e situata a 30 km dalla frontiera italiana. Il Santuario si erge sulle acque del lago di Lugano (detto anche Ceresio) su una terrazza raggiungibile grazie all'imponente e maestosa doppia scalinata a quattro rampe.
L'edificio, di antichissima formazione, ha subito diversi interventi fino ad apparire nella veste attuale che risale al XVII secolo, più precisamente al 1634 (i successivi restauri sono stati effettuati tra gli anni 1962 e 1970). In origine, parliamo del 777, esso era probabilmente una chiesetta modesta. Il nobile Tortone donò infatti il territorio di Campione e la piccola chiesa all'Arcivescovo di Milano che ne fece possedimento del monastero di S. Ambrogio a Milano. L'impianto del Santuario della Madonna dei Ghirli è trecentesco, ma della chiesa trecentesca non resta oggi quasi più nulla dopo il totale rifacimento di epoca barocca a opera di Isidoro Bianchi e della sua bottega intorno al 1634.
Il progetto di "riqualificazione barocca", a opera di Isidoro Bianchi e della sua bottega, incluse l'ingrandimento dell'aula medievale per erigere una prima campata e in seguito si edificò la seconda campata, il presbiterio e la cappella maggiore. Infine si costruirono gli ampi archi a tutto sesto del presbiterio, il tiburio ottagonale e si sostituì il soffitto ligneo. Tutti questi interventi si compirono in modo da garantire la conservazione e l'integrazione nel nuovo edificio del grande affresco gotico firmato e datato da Lanfranco e Filippolo De Veris raffigurante il Giudizio Universale (anno 1400) e delle testimonianze, pittoriche e plastiche, tardo rinascimentali presenti all'interno. La facciata del Santuario, probabilmente su disegno di Isidoro Bianchi, ma eseguita soltanto nei primi decenni del Settecento, è forse la parte più notevole dell'edificio: la trama architettonica è animata da ornati barocchi e nella cimasa risalta la colomba dello Spirito Santo che si libra in una corona di teste di angeli.
La visita comprenderà sia gli esterni che la parte interna del Santuario. Verrà illustrata la storia di quello che può essere considerato il monumento campionese più ricco di testimonianze artistiche di livello elevato e che interessano varie fasi, dal XIV fino al XVII secolo. Dopo aver ripercorso le origini della chiesa originale, della quale ormai non restano che pochi tratti, sarà possibile osservare i frutti del rifacimento barocco operato nel 1600 da Isidoro Bianchi e dalla sua bottega. Sarà possibile ammirare le diverse opere che arricchiscono il Santuario. Straordinariamente verrà tenuta aperta l'inferriata che separa l'aula pubblica dal Santuario; sarà possibile accedere in modo da poter ammirare gli affreschi e gli stucchi che lo decorano Si segnala che nel territorio comunali verranno tenuti aperti la Galleria Civica e il Museo Parrocchiale, entrambi in Piazzale Maestri Campionesi. L'accesso a questi luoghi, collocati sulla strada che dal Casinò porta al Santuario, sarà libero e curato da volontari della comunità campionese.
Istituto Superiore "Giuseppe Terragni" di Olgiate Comasco