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Il Teatro Sociale sorge nel cuore pulsante della città di Como: alla sua sinistra l'abside del Duomo cittadino, alla sua destra l'emblema dell'architettura razionalista comasca Palazzo Terragni o Casa del Fascio, mentre spicca dall'alto Brunate. L'edificio dalle linee presttamente neocassiche domina Piazza Giuseppe Verdi e con il suo imponente colonnato divenne da subito simbolo del teatro all'italiana e del sentire artistico dell'epoca.
Inaugurato il 28 agosto 1813, festeggiando recentemente i suoi primi 200 anni di storia, il Teatro Sociale di Como fu simbolo del dinamismo culturale e letterario della città lombarda. Sorto, per volontà della Società dei Palchettisti, sulle fondamenta del Castello della Torre Rotonda, fortezza medievale della famiglia Rusca, fu progettato dall'architetto Giuseppe Cusi, e successivamente l'intervento di Luigi Canonica, massimo costruttore di teatri dell'epoca, fu decisivo per la conclusione dei lavori della facciata.
I primi documenti relativi alla nascita del Teatro Sociale di Como risalgono al 1763. Fu Giuseppe Cusi, in qualità di primo artefice del teatro, a progettare l'impianto originario dell'edificio prettamente tradizionale: un auditorio con tre file di palchi e un loggione a ferro di cavallo di richiamo settecentesci. Caratteristica la scelta di creare un'arena sul fronte posteriore, oggi non visibile, a cui si aggiunse la facciata originariamente posta a sud, realizzata dall'architetto Canonica, ove sorge da alcuni anni il parcheggio "Arena", usato come teatro a cielo aperto per la rassegna estiva.
Il Teatro Sociale rappresenta il motore dell'esperienza culturale cittadina, poterlo vivere alla luce del giorno, non solo per la sua qualificata stagione artistica, permetterà ai visitatori delle Giornate FAI di Primavera di coglierne dettagli unici e noti solo agli addetti ai lavori. Dal foyer sarà possibile accedere alle quinte e raggiungere un luogo di rara bellezza, l'origine del Teatro, ovvero le fondamenta medievale su cui sorge l'intero edificio. Passando dai camerini storici, ci si potrà addentrare tra le file della platea e alzando lo sguardo ammirare la volta raffigurante le Muse incoronatrici. Dal Palco d'Onore si potrà accedere alle sale del Ridotto per concludere un percorso immersi in un altro spazio inedito e inimmaginabile raffinatezza: alcuni spazi sono finemente decorati con gessi e affreschi dai toni chiari e dalle linee avviolinate raffiguranti putti o strumenti musicali, altri caratterizzati da soffitti a cassettoni in legno. Sarà un'occasione per apprezzare un "monumento" della città e osservare il profilo architettonico circostante, tra sacro e profano, da una prospettiva inedita.
Istituto Statale d'Istruzione Superiore "Paolo Carcano" di Como