In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Verduno conserva in sé il fascino di un paese di altri tempi, allietato da una panoramica e incantevole posizione. Il paese si raccoglie attorno al castello, adibito ad albergo-ristorante. La chiesa parrocchiale, in stile barocco, risente dell'influenza della scuola di Juvarra. Il luogo più bello del paese è la piazza erbosa, alla quale si accede, soltanto a piedi, da quella sottostante del castello. Il Belvedere offre allo spettatore lo scenario delle Langhe, insieme al fascino di un luogo riposante e silenzioso.
Il suo nome, di origine celtica, significa "collina fiorita", forse per questo fin dall'epoca romana fu insediamento romano, testimoniato dai ritrovamenti archeologici di are funerarie, monete e lapidi. In epoca medioevale vi fu costruito un castello a scopo di difesa. Successivamente passò in dominio del Vescovo di Alba e nel 1631, con il trattato di Cherasco, divenne proprietà di casa Savoia.
È patria del beato Sebastiano Valfrè, nato nel 1629, morto nel 1710 in età di quasi 81 anni, scrittore, caritatevole in sommo grado verso gli indigenti, principalmente durante il terribile assedio di Torino, caro a Vittorio Amedeo II e ai Torinesi in generale. Credesi esistesse sin da' bei tempi di Roma, ed invero ne' suoi dintorni si rinvennero lapidi romane. Fu infeudato a varie famiglie: ai Cerruti di Alba, agli Scozia di Casale, ai Damiani d'Asti e ai Bachis di Racconigi. I Caissotti, signori di Santa Vittoria, l'ebbero con titolo marchionale.
Durante le Giornate FAI di Primavera 2024 avrete modo di visitare: il Palazzo comunale, le Cantine comunali recentemente restaurate, il Castello, la Chiesa di San Michele ed altri luoghi di questo piccolo Comune.
Volontari FAI, Apprendisti Ciceroni