In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La spettacolare villa si trova nel cuore di Miasino, borgo posto sulla sponda orientale del Lago d'Orta. Edificata nel corso del Cinquecento dalla famiglia Martelli, questa elegante residenza, tra le più famose del territorio, è un ottimo esempio di residenza signorile cusiana. Dall'arioso cortile d'onore della villa si accede al parco, arricchito da vistose piante secolari, tra cui alcune splendide camelie, la più antica delle quali ha circa 250 anni; lo taglia trasversalmente un lungo viale che conduce al cancello sul versante opposto, un tempo elegante ingresso per le carrozze.
La villa testimonia almeno tre fasi di edificazione: a un nucleo centrale più antico, affacciato su piazza Beltrami e riferibile al tardo Rinascimento, seguì un primo ampliamento barocco con corpo a doppio loggiato sul lato del giardino, e una nuova ala, realizzati tra il 1680 e il 1725. Nel corso del Settecento vennero aggiunte l'aranciera e la torretta belvedere. A metà Ottocento Villa Martelli venne acquistata come residenza stagionale dalla famiglia Nigra di Lomellina, benestanti proprietari terrieri, cui apparteneva anche l'architetto Carlo Nigra, autore di alcune modifiche all'edificio nel primo Novecento. Per lascito testamentario - a causa di mancanza di eredi - la proprietà è passata prima all'Università di Torino, poi, dal 2005, al Comune di Miasino.
All'aspetto piuttosto sobrio della parte originale del '500, rivolta verso la Piazza , fa seguito la leggerezza conferita all'intera composizione della struttura da parte del doppio loggiato, realizzato verso la fine del '600 sul lato del giardino. Il loggiato, ampiamente utilizzato per l'indispensabile funzione di collegamento tra gli spazi adiacenti, è sapientemente impreziosito da raffinati decori blu sulle volte. Le pareti affacciate sul cortile sono coperte da affreschi che simulano particolari effetti ottici. Le finestre dell'ala aggiunta nella prima metà del '700 sono incorniciate da affreschi che suggeriscono l'illusione di fregi e timpani, col risultato unico di fondere in modo esclusivo pittura e architettura. I fabbricati disposti a ridosso della Villa, tra cui l'attuale bar ristorante, erano destinati in origine ad attività di servizio, come la rimessa delle carrozze e l'ambiente per il bucato.
La Villa risulta aperta in occasione di eventi territoriali, mostre e installazioni. Il Parco è sempre accessibile.
1.Sabato 23 marzo ,alle ore 15.30 , presso l'arancera di Villa Nigra : Conferenza dal titolo: "Le famiglie di Miasino tra '600 e '700"a cura del prof. Sergio Monferrini dell' Associazione StoricaCusius.
Apprendisti Ciceroni della Scuola Primaria di Miasino (Istituto Comprensivo San Giulio), Gruppo Fai Giovani Alto Novarese