In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

In occasione delle Giornate FAI viene proposta la visita al Santo Sepolcro e al Catafalco, storici apparati con cui si caratterizzava la religiosità popolare barocca chiavennasca, conservati all'interno della centrale chiesa di San Bartolomeo, situata nel centro storico di Chiavenna.

La piccola chiesa venne costruita nella prima metà del XVII secolo. Nel 1628 era una chiesa piccola con soffitto in parte a volte in parte in legno. Negli anni 1640, 1676 e 1684 si riscontrano ripetuti interventi tesi al miglioramento della chiesa. Nel 1677 viene aggiunta la sacrestia. Nel 1690 venne rialzata la volta della nave e costruita la cappella a fianco della sacrestia. Su tutta la facciata Sud venne appoggiata un'ala profonda circa tre metri.

Il Santo Sepolcro ed il Catafalco del Cristo morto, qui conservati, erano elementi propri del Triduo Pasquale. Il Santo Sepolcro, che la Confraternita del Santissimo Sacramento o dei "rossi" allestiva nella cappella del Crocifisso nella collegiata di San Lorenzo, è ora rimontato nel presbiterio della chiesa di San Bartolomeo accanto al Catafalco. Si accede al così detto "sepolcro" (ossia l´urna dove venivano collocate le sacre specie) mediante una scala che si restringe e porta ad un piano scandito da cinque "quinte", dette anche "portoni", ricoperte in tela dipinta, che a loro volta si restringono abbassandosi conferendo all´insieme un suggestivo effetto prospettico. L´opera nel suo insieme è stata probabilmente ideata nel Seicento, ma ha subito successivi rifacimenti e modifiche a causa dell´usura cui era sottoposta. Curioso è l´inserimento sulle quinte, a mo´ di contorno, di una serie di lampade ad olio, acquistate a Milano, costituite da grosse bocce di vetro multicolore. Ne deriva un effetto d´insieme ben lontano da quello di un sepolcro, ma, come si è detto, per la religiosità barocca l´importante era meravigliare e creare emozioni.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

L'apertura nelle Giornate FAI permetterà di visitare un raro esempio di ingegneria religiosa, questa complessa macchina scenografica che, da quasi cinquant'anni giaceva inutilizzata nei magazzini della Parrocchia perchè non più aderente alla sensibilità religiosa moderna e anche superata dalla riforma liturgica introdotta dal Concilio Vaticano II.

Testo scritto da Delegazione FAI di Sondrio

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni Istituto di Istruzione Superiore "Leonardo Da Vinci" Chiavenna