In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

L'ex convento dei Cappuccini, che oggi ospita la sede della Biblioteca della Valchiavenna, si apre al pubblico con il suo bellissimo chiostro, rimodernato in epoca recente per accogliere piante ed essenze tipiche della tradizione dei conventi.

Il convento viene istituito nel 1640 e diventa un complesso molto ampio; vengono ampliati gli spazi già precedentemente esistenti (che risalgono alla fine del XII sec.) e viene realizzata la Chiesa di San Giuseppe, affacciata sulla strada pubblica. Il convento ospita un gruppo di frati Cappuccini che, nel periodo della riforma cattolica, avevano il compito di riportare alla fede le persone più scettiche dopo l'arrivo dei Grigioni e, di conseguenza, della fede protestante. Inoltre, ai Cappuccini viene affidata la gestione dell'istruzione dei giovani chiavennaschi.

Il Vicolo del Paterino, appena accanto, indica la presenza di un convento precedente, la casa delle monache umiliate, nato alla fine del 1100; queste monache praticano l'umiltà e svolgono anche funzioni lavorative, vivono quindi nella società e si adoperano per la ripresa della vita cristiana nella società dell'epoca. La casa e l'antistante chiesa dureranno fino alla fine del ‘400, quando l'ordine si estingue.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Successivamente, negli anni 40 del ‘500, i beni di questo complesso passano alla famiglia Salis per lo studio dei loro figli che però si dedicheranno all'esercito. Il beneficio viene quindi trasferito a un ecclesiastico protestante, Agostino Mainardi, il quale diventa il primo parroco della Chiesa riformata di Chiavenna. Nel 1621 arriveranno gli spagnoli che scacceranno i protestanti, togliendogli il complesso del Paterino che viene così donato ai Cappuccini. Il suo funzionamento durerà fino all'arrivo di Napoleone che sopprimerà diverse congregazioni religiose e eliminerà molti conventi sul territorio. Nel 1810 verrà poi venduto a privati e vivrà diverse vite, fino all'istituzione come sede della Biblioteca comunale. La visita al chiostro dell'ex Convento dei Cappuccini viene consigliata a inizio percorso: qui, infatti, al pubblico verrà illustrata brevemente la storia della città di Chiavenna che si lega benissimo alla costruzione di questo speciale luogo. I visitatori avranno quindi modo di scoprire le linee guida di tutta la giornata, così da inserire al meglio la visita ai diversi luoghi in un discorso storico e culturale più ampio.

Testo scritto da Delegazione FAI di Sondrio

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